Prosecco D.O.C. Extra Dry

Ti racconteremo tutto sul Prosecco D.O.C. di Corte Bacaro tra caratteristiche di produzione e organolettiche, origini, abbinamenti: ideale per aperitivi e secondi piatti, è tra i prodotti italiani più amati ed esportati all’estero.

Il Prosecco D.O.C. viene vinificato in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata con lieviti selezionati e segue il metodo Charmat. L’affinamento avviene attraverso una rifermentazione in autoclave per 40 giorni. Elegante e fruttato, questo prosecco veneto regala note floreali per una piacevolezza unica.

Gradazione Alcolica

Gradazione
Alcolica

La gradazione alcolica del Prosecco D.O.C. Extra Dry è dell’11-11,5% in base all’annata.

Vitigno

Vitigno

Il Prosecco D.O.C. Corte Bacaro è composto dall’85% di Glera e dal 15% di Pinot Grigio.

Epoca di vendemmia

Epoca
di vendemmia

La vendemmia viene eseguita tra la prima e la seconda decade del mese.

Prosecco Extra Dry caratteristiche organolettiche

Il prosecco D.O.C. Extra Dry è un vino beverino e molto fresco, affinato con metodo Charmat. Ideale come vino bianco da aperitivo e molto versatile da servire a tavola con primi e secondi piatti.

Sapore

Sapore

Il sapore di questo Prosecco D.O.C. è fruttato, vellutato con amabilità ben equilibrata. Elegante.

Aroma

Aroma

L’aromaticità spicca con note di fiori di prato e frutta come mela, pera e pesca. 

Colore

Colore

All’aspetto, questo Prosecco D.O.C. si presenta di colore giallo paglierino scarico, con riflessi verdognoli.

Prosecco Extra Dry caratteristiche organolettiche

I migliori abbinamenti con il Prosecco D.O.C. Extra Dry

Si conferma come ottimo vino bianco da aperitivo e valido vino bianco per pesce. Non solo: provalo accanto a primi piatti e antipasti sia caldi sia freddi, di mare o di terra. Interessante con torte salate e frittate, così come con finger food fritti e lievitati conditi: salumi e formaggi, salvia fritta, focacce. Elegante insieme a salmone e caviale, vol-au-vent e bignè salati.

Temperatura di servizio e calice adatto

Temperatura di servizio e calice adatto

Ti suggeriamo di valorizzare il Prosecco D.O.C. Extra Dry servendolo a una temperatura compresa tra 8 e 10°C. Come concorda anche il Consorzio Prosecco D.O.C., il calice ideale per servirlo è a tulipano, ovvero più ampio della flûte ma con apertura più stretta rispetto alla classica coppa.

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Qual è la storia del Prosecco?

Il vino ha origini che si perdono nel tempo, e il Prosecco D.O.C. fa parte di quella più recente: si tratta di uno dei prodotti italiani più esportati e amati all’estero, confermandosi un ideale vino bianco per pesce e da aperitivo. L’antenato del prosecco è il vino pucino, tipico del triestino e citato anche da Plinio, evolutosi poi soprattutto nel corso del Cinquecento: è questo il periodo in cui è emersa la ribolla triestina e successivamente il Prosecco, identificato topograficamente con una produzione nella località omonima.

Il riconoscimento per il prosecco quale prodotto di Denominazione Origine Controllata (D.O.P.) è stato sancito nel 2009, precedentemente era IGT.

Differenza tra Spumante e Prosecco?

La differenza tra spumante e prosecco sta nella denominazione: se lo spumante è un vino bianco mosso che può essere prodotto con diversi vitigni e in molte zone, il Prosecco è tale solo se risponde alle condizioni dettate dal disciplinare D.O.C.

Corte Bacaro Vini
Corte Bacaro Vini

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