Società Agricola
Corte Bacaro di Bellia & C. ss
Indirizzo: Via Santa Elisabetta di Summaga, 49
30026 - Summaga di Portogruaro (VE)
Telefono: + 39 0421 1885794
P.IVA IT04240590275
Esistono innumerevoli tipologie di vino, caratterizzate da proprietà organolettiche differenti che rendono il prodotto unico e, molto spesso, facilmente distinguibile.
Sono disponibili diversi tipi di calici di vino, nelle loro forme più diverse, che rappresentano (insieme ai nostri sensi) lo strumento che consente di assaporare al meglio il prodotto che stiamo degustando, esaltandone le qualità e le caratteristiche.
Continua a leggere e scopri i bicchieri da vino e le diverse tipologie da utilizzare per servire e degustare!
Molto spesso, i bicchieri da vino, assumono una funzione strettamente decorativa: impiegati per abbellire tavole, banconi e banchetti, vengono infatti spesso scelti unicamente sulla base di forme, colori e gusti prettamente estetici.
Purtroppo per noi questo è un errore da principianti!
I bicchieri, nelle diverse tipologie disponibili, sono lo strumento primo utile nella corretta degustazione di un vino in quanto presentano caratteristiche specifiche finalizzate, come anticipato, ad esaltare le caratteristiche organolettiche offrendo una vera esperienza multisensoriale.
Un’esperienza che coinvolga, infatti, non solo il gusto, ma anche vista ed olfatto, sensi fondamentali nel momento della degustazione.
Anzitutto occorre precisare che il materiale del calice deve necessariamente essere vetro, possibilmente cristallo, trasparente che consenta di vedere in modo chiaro e nitido il colore e le altre caratteristiche visive del vino in oggetto.
Perché il cristallo? Il cristallo contiene almeno il 24% di ossido di piombo, che conferisce al vetro un’incredibile trasparenza ed una consistenza molto sottile (e fragile!).
Le forme dell’apertura, o la larghezza del corpo del calice, sono caratteristiche che devono adattarsi alle proprietà specifiche del vino in oggetto.
Il bordo del calice è fondamentale per indirizzare al meglio il vino verso la bocca del bevitore, mentre la pancia del calice è utile per consentire una perfetta ossigenazione.
Queste caratteristiche, infatti, determinano la quantità d’aria a contatto con il vino, ma non solo: gli aromi che raggiungono l’olfatto e, soprattutto, quale punto della lingua entra in contatto con il vino sono fattori determinanti durante la degustazione.
Slanciati per i vini frizzanti o dalle forme morbide per i rossi più pregiati, i calici aggiungono anche eleganza ed atmosfera nelle occasioni speciali nei ristoranti ma anche nella comodità delle mura di casa.
Si dice che esistano oltre 100 tipologie di bicchieri per vini bianchi, rossi, prosecchi, rosati, spumanti e champagne.
Ma quale bicchiere utilizzare per il vino che vuoi degustare?
Sicuramente le tipologie di calici più utilizzate sono: tulipano, flûte, Renano, Baloon, Grand baloon, Bordeaux rosso, Barbaresco, coppa, tulipano piccolo e Sautern. Continua a leggere l’articolo e scopri per quali tipologie di vino utilizzare questi calici!
I vini rossi giovani e freschi prediligono calici a tulipano di media grandezza, simili a quelli ideati per la degustazione di vini bianchi dal gusto intenso, affinati magari nel legno. Questo calice ne esalta la freschezza e il profumo vinoso.
Quelli corposi e maturi, invece, vogliono calici larghi e panciuti (Bourgogne), la cui apertura permette una maggiore ossigenazione del vino esaltandone la percezione olfattiva.
Anche i vini rossi invecchiati per molto tempo necessitano di calici con coppa panciuta. L'ampia superficie permette di ruotare il vino e di ossigenarlo, soluzione che evita di ricorrere al decanter, per liberarne il profumo intenso e complesso.
Tra i bicchieri per vini rossi, il Baloon è ideale, per esempio, per il Sangiovese o il Barbaresco, il Bordeaux Rosso è indicato per vini rossi importanti, come il Cabernet Sauvignon.
Il Barbaresco, chiamato anche Bourgogne è il più capiente dei calici da vino, indicato per la degustazione di vini corposi e invecchiati.
I bicchieri per vini bianchi giovani e freschi vogliono un’apertura un po' più larga rispetto al corpo, perché? Questa caratteristica consente di concentrare i profumi in direzione del naso, esaltando gli aromi delicati e fruttati dei vini più giovani.
Per i bianchi corposi e maturi si dovrebbe sempre utilizzare un calice Renano caratterizzato da un corpo ampio e un diametro d'apertura più grande, che permette di percepire, e quindi apprezzare anche i sentori più complessi.
I calici da degustazione del vino rosato giovane e fresco sono quelli a tulipano larghi, svasati e aperti.
I rosati maturi e più corposi prediligono i calici utilizzati per i bianchi: forme larghe che consentono un’ossigenazione ottimale del vino e lo sviluppo degli aromi.
Gli orange wine, così come i bianchi macerati, vogliono una coppa ampia per una perfetta ossigenazione, condizione che permette di esprimere al meglio l’intensità del prodotto.
Il bicchiere adatto alla degustazione degli spumanti prodotti secondo il metodo Charmat (come il Prosecco) o Martinotti è meno lungo e lievemente più ampio del flûte.
con il metodo classico, i maturi e millesimati, si raccomanda di utilizzare il Flûte Magnifico, oppure il calice Spumante Atelier, la cui forma lunga e stretta e lo stelo sottile esaltano al meglio le bollicine e gli aromi del vino.
Infine, gli spumanti aromatici dolci prediligono un bicchiere a coppa dall'apertura ampia che consente la risalita in superficie delle bollicine, nonché la dispersione ottimale dell'effetto frizzante e l’esaltazione degli aromi.
I bicchieri per i passiti e i vini liquorosi sono caratterizzati da dimensioni ridotte, un'apertura dritta che guidi il vino nella parte posteriore della bocca così da evitare che la dolcezza colpisca in modo negativo le papille gustative. Il calice Marsala è perfetto per la degustazione di queste tipologie di vino.
Abbiamo visto come la forma e la dimensione del calice influisca sulla qualità della degustazione di un vino.
Occorre considerare anche come utilizzare in modo corretto il bicchiere per apprezzare in modo totale le caratteristiche del vino. Bisogna infatti impugnare il calice dal fusto evitando di toccare il bordo con le dita, azione che potrebbe alterare il sapore del vino.
I sommelier consigliano la tecnica delle tre dita: impugnare il calice del fusto con dita indice, medio e pollice, posizionando quest’ ultimo sul fondo del bicchiere, evitando che il calore della mano alteri il bouquet del vino.
Il calice per i vini bianchi presenta una forma più slanciata, si raccomanda pertanto di impugnare il fusto con pollice e indice posizionando il medio sul fondo del bicchiere. Perché questa differenza? La scelta permette di non riscaldare il vino bianco che richiede una temperatura di servizio inferiore rispetto ad un vino rosso.
La cura dei bicchieri di vino è fondamentale: dopo il lavaggio e la conseguente asciugatura, devono essere posizionati verticalmente, al riparo da polveri ed odori intensi.
Al momento dell’utilizzo, il bicchiere non deve presentare nè odori nè macchie o polvere che potrebbero pregiudicarne l'utilizzo e alterare le proprietà del vino.
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